intestino-in-viaggioIl cambiamento di ambiente, abitudini quotidiane e alimentazione, tipico dei periodi di vacanza, può far sentire il suo influsso sulla regolarità intestinale, con fenomeni transitori di stitichezza: in questi casi, oltre a tentare di integrare con costanza la dieta con l’assunzione di frutta e verdura è possibile, per brevi periodi, ricorrere a quelli che vengono definiti lassativi “stimolanti”: si tratta di piante, spesso formulate per praticità in compresse o capsule, che sono in grado di assicurare, a distanza di poche ore dall’assunzione, l’evacuazione.
L’assunzione deve essere limitata alle sole emergenze evitando periodi d’utilizzo eccessivamente prolungati.

Diametralmente opposta, ma altrettanto frequente è la cosiddetta “diarrea del viaggiatore”: dolori addominali, diarrea e – nei casi più seri – febbre rappresentano infatti i sintomi allarmanti di una possibile infezione intestinale. Questa problematica può essere legata sia alla diversa tipologia di alimenti che caratterizzano la dieta durante un soggiorno all’estero, sia alla calura estiva che con le sue temperature elevate può insidiare la sicurezza degli alimenti.

Allo scopo di ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale, è corretto associare ai farmaci antimicrobici intestinali, che non dovrebbero mancare mai in valigia (soprattutto se si programma un viaggio in paesi esotici o particolarmente caldi) l’assunzione di integratori a base di fermenti lattici, capaci di favorire il ritorno alla normalità della flora batterica intestinale.

[Fonte: FarmaciaNews – 18 dicembre 2014]

INTESTINO IN VIAGGIO, TRA STITICHEZZA E DIARREA