equisetoL’osteoporosi colpisce il 33% delle donne tra i 60 e 70 anni di età ed il 66% di quelle al di sopra degli 80. Gli uomini ne soffrono di meno, solo il 20% (dati O.N.D.A. Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna).
La massa ossea può diminuire gradualmente, sopratutto dopo la menopausa, causata da una caduta degli ormoni femminili.
Ciò comporta una perdita sia della parte minerale (calcio e fosforo) che proteica (collagene e altro).
Una delle piante più utili in questo periodo della vita, è l’equiseto, assieme all’ortica ed all’erba medica. Questo è ricchissimo di silicio (5%-8%) e possiede una elevata azione rimineralizzante.
Contribuisce ad assicurare la solidità scheletrica, la pèlasticità della cartilagine e l’elasticità dei vasi e dei tessuti.
Da evidenziare è che il silicio – in caso di fratture – accelera la formazione del callo osseo.
L’EQUISETO trova applicazione anche in caso di osteoartrosi, aumentando il numero degli osteoplasti (le cellule che costruiscono l’osso nuovo) e contrastando gli osteoclasti che lavorano alla sua distruzione.
Infuso 5gr per ogni tazza da te in infusione per 15′. Oppure in compresse o capsule. Uso e dosi sulle confezioni che abbiamo anche nella nostra erboristeria.
L’equiseto ha anche azione diuretica, senza una caduta/perdita di minerali. Ma non bisogna esagerare nel caso si assumano anche contemporaneamente farmaci diuretici (sommazione d’effetto).

EQUISETO ED OSTEOPOROSI